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La classe 2^E incontra Giovanna Botteri!

orientmenti 2EI ragazzi della 2^E Barrili Paganini raccontanol'emozionante incontro con Giovanna Botteri, storica giornalista ed inviata di guerra della RAI.

Ecco il loro articolo.

ORIENTAMENTI DREAMERS - GIOVANNA BOTTERI

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Giovanna Botteri, una giornalista, è venuta a far  visita agli studenti genovesi ai Magazzini del Cotone di Genova il 18 novembre per darci dei consigli per il nostro futuro e per raccontarci la sua incredibile storia.

Giovanna Botteri: reporter di guerra, madre, esempio. Una donna che non si è mai arresa davanti alle difficoltà, e che vuole insegnarci come farlo.

 

LA PASSIONE

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A quanto pare, per Giovanna Botteri non è così scontato  parlare di questa forte emozione. “Ogni cosa diventa più entusiasmante e divertente se ci metti la passione”. Questa è una delle tante frasi con un significato profondo che Giovanna ci trasmette durante l’incontro. Una passione che non vuole obbligarci ad avere, ma che spera che un giorno avremo anche noi. Non per il giornalismo, ma per qualcosa che a noi appassiona, un lavoro, uno sport, una via per gli studi… La sua passione e la sua voglia di non mollare l’hanno sostenuta  anche quando la sua carriera sembrava andare in pezzi.

L’ODORE DELLA GUERRA

Giovanna Botteri inizia da subito a diventare una grande giornalista della Rai, raccontando le guerre nei Balcani.

Quando narra della sua esperienza in guerra, parla di eventi di cui non si parla spesso, come il fatto che ci sono pochissime donne reporter e che era l’unica donna ad essere anche una madre.

Lei pensava in un modo diverso dalle altre persone, lei non pensava solo agli eserciti o ai generali, ma pensava ai profughi, ai ragazzi stanchi della guerra, a chi non era nell’esercito. Il suo sguardo, diverso, aperto a chi ha bisogno di aiuto,  aperto al pensiero da ogni punto di vista, le faceva raccontare la realtà, nel bene o nel male…

Dopo il suo discorso le viene fatta una domanda: “Quale è il momento migliore della guerra?”.

La sua risposta è stata: “Il momento migliore della guerra è la fine, la pace. Il momento in cui tutto finisce, in cui arriva il meglio. La guerra è talmente raccapricciante e orrenda che non c’è niente di bello. L’unica cosa bella è il momento in cui finisce. La parte migliore è camminare per le strade e vedere le persone che festeggiano e che stanno insieme . “

“Ma che odore ha la guerra?” Continuano gli spettatori.

“La guerra? Beh, sa di marcio, di qualcosa che sta lì per molto tempo, di sangue, di sudore, di fatica.”.

 

LA LIBERTÀ DI PENSIERO

Giovanna Botteri ci ha anche raccontato che i giornali di oggi e la tv ti fanno scegliere sempre meno la tua opinione.

Alcune volte dicono pure bugie (incredibile vero?), come quando hanno detto che un ospedale infantile (durante le guerre nei Balcani) è stato bombardato, così Giovanna si è subito catapultata per riportare anche lei questo fatto, ma appena giunta sul posto ha visto che in realtà l’ospedale era stato evacuato da tre mesi, così ha deciso di raccontare la verità a tutti.

Bisogna ricordarsi che ognuno ha la libertà di pensiero e non dobbiamo farci convincere che una cosa è bene o male da una persona importante senza prima averci riflettuto.

 

CONCLUSIONE

Giovanna Botteri è un esempio da cui noi tutti dovremmo prendere spunto: il suo punto di vista, la sua passione, i suoi consigli, la sua storia sono stati molto interessanti e anche un’importante lezione per il nostro  futuro. Alla fine dell’incontro gli spettatori avvolgono il teatro con un grande applauso, entusiasti di questo incontro.

 

 

Questo articolo è stato scritto dai

ragazzi della II E: Delucca Emma, Filippone Matteo, Filippone Mattia e Rossano Gianmaria con il contributo delle idee di tutta la classe.